L’ artrosi e’ una delle principali patologie all’ origine  della limitazione funzionale nella  terza eta’.  E’  una malattia degenerativa che causa disabilità per milioni di persone.  

 E’ caratterizzata  da lesioni involutive  a carico della  cartilagine articolare, dell’ osso sottostante e delle inserzioni tendinee.  Colpisce soprattutto le grandi articolazioni come la colonna, il ginocchio l’ anca e la spalla.  Inizia lentamente ma tende a peggiorare con il tempo.

Purtroppo non esistono farmaci curativi. Esistono pero’ accorgimenti e  trattamenti poco invasivi , che almeno nella fase iniziale, aiutano il paziente a controllare il dolore e a mantenersi attivo. Tra questi fortemente raccomandati sono le modificazioni delle attivita’ giornaliere, la riduzione di peso, la fisioterapia, i farmaci antiinfiammatori e le terapie infiltrative con cortisonici.

Quando anche questi sistemi falliscono nel controllo  del dolore,  un’altra opzione oggi disponibile e’ la viscosupplementazione con l’ acido ialuronico.

Questo terapia prevede l’ introduzione, mediante infiltrazione all’ interno dell’ articolazione, dell’ acido ialuronico, un fluido gelatinoso con elevate caratteristiche viscoelastiche e di elevata resistenza alle sollecitazioni. Esso e’ gia presente nel liquido sinoviale all’ interno dell’ articolazione ed agisce come un lubrificante per migliorare lo scorrimento di un osso su un altro in maniera uniforme e con scarso  attrito.  

 

Il paziente anziano ha una minore concentrazione di acido ialuronico all’ interno dell’ articolazioni. Teoricamente l’ incremento di acido ialuronico in un ambiente articolare artrosico migliora il movimento e riduce il dolore.

Anche se una buona percentuale di pazienti riferisce giovamento  dopo  il trattamento con viscosupplementazione, studi recenti non hanno ancora riportato una forte evidenza scientifica, dopo il suo impiego, per quanto riguarda la riduzione del  dolore e l’ incremento della funzionalita’. 

Ormai in uso da piu’ di 20 anni, esistono oggi molecole di ultima generazione  che sembrano essere promettenti ed innovative e in grado di rispondere alle diverse esigenze del paziente. Sono ampiamente utilizzate nella terapia infiltrativa  del ginocchio, dell’ anca e della spalla.

 

IMPIEGO
A secondo del prodotto utilizzato, il ciclo e’ composto da 2 a 5 infiltrazioni con intervallo tra una e l’ altra di 1-2 settimane.

Non e’ necessario il ricovero in quanto si possono praticare ambulatorialmente.

 Durante la procedura si esegue l’ aspirazione del liquido sinoviale in eccesso e attraverso lo stesso ago si infiltra l’ acido ialuronico. Per due giorni a seguire e’ consigliabile l’ astensione dalle attivita’ lavorative e sportive pesanti.

Subito dopo l’ infiltrazione e’ normale riferire una reazione locale con lieve dolore, calore e tumefazione. Solitamente sono sintomi che non durano a lungo e possono essere alleviati dall’ applicazione di borsa di ghiaccio e riposo .  

 Raramente alcuni pazienti possono sviluppare una reazione locale simil allergica con dolore e tumefazione importante, rossore febbre e limitazione funzionale. In questi casi e’ necessario avvertire immediatamente il medico.

 L’ infezione ed il sanguinamento sono comunque complicanze molto rare delle infiltrazioni articolari quando eseguite in ambienti controllati e in piena sterilita’.

La risoluzione del dolore puo’  risultare importante anche per diversi mesi, dopo i quali e’ possibile effettuare un altro ciclo.  

Le ricerche in questo campo continuano e si aggiornano costantemente  con l’ impiego di nuove e differenti molecole  indicate sia per chi svolge l’ attivita’ sportiva, piu’ facilmente  soggetto a traumi articolari o microtraumi  continui per  sovraccarico delle articolazioni, sia  per gli anziani che soffrono di artrosi.